Check list
Un ambiente scansionato, un mondo sorvegliato ed enfatizzato dai colori acidi del video di un immaginario nastro trasportatore e dalle lucide valigie di plexiglass che mostrano il proprio contenuto ad un ipotetico controllo che ne verifica l’essenza. Cinque i caratteri che si rivelano nel progetto, nature differenti leggibili attraverso gli oggetti posti nelle valigie, simbolo del vissuto e del momento storico. “A dar voce alla loro identità sono gli stessi viaggiatori, chiamati ad esprimersi nella forma più consona per raccontarsi al meglio, o per negarsi. Così facendo si contrappone la sfera reale della valigia “scansionata”, la quale diventa contenitore e contenuto di identità vaganti, con il virtuale che racchiude la personalità di ogni singolo viandante. Un cortocircuito con il quale l’artista intende innescare una profonda riflessione sul rapporto di ciò che possediamo, di come veniamo esaminati e per quello che siamo veramente.” Il progetto svela il privato, mostra l’intimità, un personale bagaglio che conduce alla vera conoscenza dell’altro, ad una presa di coscienza, unica via, secondo l’artista, verso la sicurezza, molto più del controllo scansionato. La trasposizione estetica fatta dal prelievo della realtà innesca un ambito partecipativo chiamando al processo creativo. Come in un gioco Battimiello stimola, provoca, lusinga, rapisce e illude, l’immediatezza visiva presto si snatura, la confort zone a cui allude si apre ad urgenze intime, a narrazioni che pongono domande insistendo sulla consapevolezza e sui bisogni. Il viaggio orchestrato dall’artista non è quello a cui ambiamo da tempo e negatoci dal virus odierno, quanto una direzione verso uno spazio ambiguo, la cui costruzione o il cui disfacimento sono il risultato di ataviche nozioni culturali.